La Società Dante Alighieri, comitato Lussemburgo partner del progetto europeo V.I.S.I.ON (Visual Impairment Social Inclusion ON, inclusione sociale delle disabilità visive ON, ndr) volto all’inclusione dei bambini ipovedenti e ciechi nella società, attraverso  un programma collettivo di discipline artistiche, capitanate dal teatro, per sviluppare la fiducia dei giovani partecipanti valorizzandone le capacità individuali.Il progetto – finanziato dalla Commissione Europea attraverso il programma Erasmus + “Cooperazione per l’innovazione e lo scambio di buone pratiche”, KA2 e realizzato in collaborazione con l’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti e la European Blind Union EBU – coinvolge quattro Paesi europei : Bulgaria, Gran Bretagna, Lussemburgo, Belgio e ha come interlocutori teatri, scuole e istituzioni, che fanno da ponte con gli utenti.

Gli adolescenti coinvolti sono circa 50, che seguiranno corsi di teatro ed espressività artistica nei propri Paesi e che si ritroveranno insieme a Palermo, dove tutti insieme prepareranno uno spettacolo teatrale, che sarà al tempo stesso un momento di formazione e apprendimento. Il progetto vuole porre le basi per la creazione di un metodo – destinato ai giovani con problemi e handicap visivi –  mirato all’acquisizione della consapevolezza di sé  e della coscienza dello spazio intorno a sé attraverso le espressioni del teatro, l’interattività con il palco, la musica, la natura.

«Poter comunicare efficacemente con chi è ipovedente – dicono all’unisono Giovanna Pandolfelli, presidente e Daniela Maniscalco, vice-presidente  della Dante Alighieri, Lussemburgo, interlocutrici dirette del progetto – o anche e soprattutto, poter aiutare un ipovedente a comunicare con il resto della società è una grande e appassionante sfida che la nostra associazione  è stata ben felice di accogliere ».

«Particolarmente positiva e d’impatto è risultata l’espressione artistico-teatrale che abbiamo proposto alla Dante Alighieri attraverso stage di teatro per i bambini – continua la Maniscalco –  attraverso i quali abbiamo potuto valutare gli effetti sulla personalità dei bambini già in tempi relativamente brevi. Dopo una formazione teatrale i partecipanti erano molto più a proprio agio con se stessi e con gli altri, più pronti a lasciare la confort zone e a sperimentare senza paura, maggiormente in grado di esprimere le loro emozioni in modo articolato e socialmente accettabile ».

Da vari esperimenti europei di teatro con i disabili è stato dimostrato che  si raggiungono risultati positivi al fine di abbattere le barriere esistenti alla piena e completa inclusione  sociale. Per questo progetto la Dante Alighieri propone di offrire alle scuole un corso di espressione teatrale che avrà come tema centrale l’Italia, con percorsi sensoriali legati al Bel Paese, in collaborazione de l’Ecole de théatre di Lussemburgo e dell’associazione Infohandicap. Il corso dovrebbe iniziare nell’ ottobre 2015 e terminare nel giugno 2016 con la settimana di stage al Teatro Finocchiaro di  Palermo (in occasione delle vacanze della Pentecoste, che sono da sabato 14 maggio a domenica 22 maggio).

La Dante Alighieri chiede l’aiuto di tutti colori i quali conoscono direttamente o indirettamente bambini e adoleescenti che soffrono di questo handicap, residenti in Lussemburgo o nella Grande Région per informarli sul progetto.  La partecipazione è libera e potrebbe essere un’opportunità di crescita e un’esperienza importante per tutti.

Per informazioni : Vision Europa

Contatti in Lussemburgo : maniscalcodaniela13@gmail.com o tel. +352 360903

 

 

Che cos’è l’ipovisione

La condizione visiva dell’ipovedente è quella di una persona che, seppure non totalmente cieca, ha subito una tale riduzione della funzione visiva da risentirne pesantemente nella vita quotidiana. Pur conservando una residua acuità visiva, l’ipovedente ha subito un grave ed irreversibile danno funzionale (menomazione), che implica un impedimento (disabilità) a svolgere compiti che richiedono una certa capacità visiva: lettura e scrittura, guida, utilizzo di computer e tv. La disabilità provoca un certo grado di disagio sociale (handicap), che può variare molto da individuo a individuo, secondo l’età, le attitudini, il carattere, il tipo di lavoro. (Fonte : www.oculista.it)

 

Tre domande a Claudio Ingoglia, coordinatore delll’organizzazione leader (Foundation For Development of the Cultural and Business Potential of Civil Society – FDCBPCS) insieme all’esperta Zornitsa Staneva.

Qual è l’obiettivo a lungo termine di V.I.S.I.ON?

La nostra “visione” – attuale e futura – si focalizza sull’aiuto dei giovani non vedenti (in un’età in cui le barriere psicologiche e sociali non si sono ancora solidificate) affinché sappiano educare se stessi alla sicurezza personale per l’autostima, il rispetto personale e l’inclusione sociale. Questo perché crediamo che l’esclusione sociale deriva prima di tutto da una condizione interna (il sentirsi o vedersi diversi, la mancata indipendenza, la paura d’interazione, ecc…) che deve inevitabilmente essere superata dall’interno.

Come il teatro e l’espressione artistica possono aiutare gli ipovedenti a comunicare?

Il teatro consente agli allievi ipovedenti, non vedenti e normodotati di aprire la mente all’immaginazione creativa e alle emozioni. Esprimere attraverso la parola ed il linguaggio non verbale (che ha un valore significativo ed inscindibile nell’atto comunicativo) il mondo immaginario che ogni allievo crea e costruisce nelle varie attività teatrali, espande ed amplifica automaticamente la libertà personale e la facilità di comunicazione tra compagni (e con persone nei diversi contesti sociali).

La parola ON nel senso di acceso?

Si, nel senso di acceso e di avanti. L’idea base da cui prende vita il progetto è la “scintilla” che accenderebbe “ai nostri ragazzi” una nuova luce per il loro futuro. Il logo stesso rappresenta visualmente il nostro primo principio: un’occhio la cui pupilla è una lampadina accesa. La scelta del giallo/nero è stata inevitabile poiché è il miglior contrasto tra colori che le persone ipovedenti riescono a captare con più facilità.

 

 

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